Arte dell'Assurdo

2 novembre 2015

“Intrecciamoci”… per Natale

Dopo il successo riscosso con l’autobus Apam rivestito grazie ai lavori a maglia, torna una nuova colorata iniziativa in vista del Natale.

Dopo il successo riscosso con l’autobus Apam rivestito grazie ai lavori a maglia, torna una nuova colorata iniziativa in vista del Natale.

In vista dell’anteprima del Festival Internazionale degli Artisti di Strada “Famille de la Rue”, in programma l’8 dicembre, realizzeremo palline natalizie di lana, cotone, corda per addobbare un abete che sarà posizionato sul sagrato della Rotonda di San Lorenzo a Mantova. L’iniziativa, aperta a tutti, conta già diverse collaborazioni da parte di associazioni, privati ed è patrocinata dal Comune di Mantova.

Luogo di ritrovo per partecipare o per donare materiale è il Bar Commercio (Via Spagnoli n.20) ogni giovedì dalle 17 alle 19. Gli incontri proseguiranno per tutto il mese di novembre. Per informazioni è possibile inviare una mail a: segreteria@artedellassurdo.it

Cosa aspetti ad intrecciarti con noi e a dare libero sfogo alla tua creatività? Ti aspettiamo!

intrecciamoci_natale

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2 maggio 2015

Grazie per la bici, Francesco!

Anche Francesco Cozzani di Restauro Bici ha dato il suo contributo a Famille de la Rue donandoci per beneficenza la bicicletta che ha realizzato.

Restauro bici MantovaTra le tante persone che hanno offerto il loro contributo a Famille de la Rue c’è anche Francesco Cozzani di Restauro Bici (www.restaurobici.it). Lui ci ha donato per beneficenza la bicicletta che ha realizzato e che verrà ricoperta di filati di lana per il progetto INTRECCI-AMO-CI.

Un regalo inconsueto? Non per Francesco! Perchè lui riscopre, riutilizza, e rianima le vecchie bici e lo fa a modo suo, personalizzandole alle vite e alle passioni dei loro proprietari. Ama il suo lavoro e gli si illuminano gli occhi quando ci racconta le sue sensazioni nel ritrovare segni ed oggetti appartenuti ad altre epoche, come ad esempio una vecchia patente svizzera nascosta nel campanello di una bicicletta.

Francesco ha lavorato nel mondo della moda per anni, ogni giorno con il viso ben rasato, giacca e cravatta. Ma poi un bel giorno ha deciso di cambiare, di ritornare all’essenziale, a un lavoro manuale, un lavoro di una volta, un lavoro più sincero.

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29 aprile 2015

Grazie anche a Elena Marocchi!

Un grazie speciale va anche a Elena Marocchi per il progetto INTRECCI-AMO-CI.

Un grazie speciale va anche a Elena Marocchi per il progetto INTRECCI-AMO-CI. È stata lei, infatti, ad affidare la lana a una privata e a due associazioni di ragazzi disabili “filiali” dell’Anffass di Sacca di Goito e di Rebecco di Guidizzolo. Così anche questi ragazzi hanno potuto dare sfogo alla loro fantasia contribuendo alla realizzazione di alcuni pannelli.

Ancora una volta il progetto INTRECCI-AMO-CI è servito a unire persone che prima non si conoscevano, a spingerle a darsi da fare per un coloratissimo fine comune.

Grazie dunque a Elena Marocchi e a tutti coloro che ci hanno dato una mano!

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28 aprile 2015

Apam con Arte dell’Assurdo per “Intrecci-amo-ci”

APAM collabora con Arte dell’assurdo in occasione di “Famille de la Rue” mettendo a disposizione un bus urbano che per l’occasione verrà trasformato in un’installazione mobile di yarn bombing.

APAM collabora con Arte dell’assurdo in occasione di “Famille de la Rue”, il festival internazionale degli artisti di strada che si terrà a Mantova sabato 2 e domenica 3 maggio, mettendo a disposizione un bus urbano che per l’occasione verrà trasformato in un’installazione mobile di yarn bombing.

Lo yarn bombing – o urban knitting – è una forma di street art non invasiva né dannosa: consiste nel “vestire” gli arredi urbani con creazioni a ferro e all’uncinetto, e per la prima volta a Mantova sarà un bus a diventare un’insolita e originalissima opera d’arte!

Sabato 2 e domenica 3 maggio il bus “vestito” dalle signore che con creatività e passione hanno lavorato a maglia e all’uncinetto per ricoprirlo integralmente percorrerà le vie del centro di Mantova nell’ambito dell’iniziativa “Intrecci-amo-ci”, il grande evento collettivo di yarn bombing che rivoluzionerà per due giorni alcuni arredi urbani del centro città.

La formula che unisce bus e arte si è mostrata di successo già durante diverse iniziative che hanno visto APAM collaborare con diversi soggetti culturali operanti nel territorio e con “Intrecci-amo-ci” l’unione tra mobilità e cultura raggiunge uno step successivo: è il bus stesso che diventa un’opera d’arte innovativa, colorata … e che si muove! Il bus vestito a maglia servirà a promuovere la street art, forma di arte contemporanea ancora poco conosciuta, e a sensibilizzare giovani – e non – sulla mobilità sostenibile.

 

Per info:
0376 230339 – stampa@apam.itwww.apam.it
Facebook: www.facebook.com/apam.mn
Twitter:@apam_mn

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26 aprile 2015

Anche Nivescosebelle con Intrecci-amo-ci!

A metà febbraio Catia Badalucco propose a Nives di partecipare al progetto Intrecci-AMO-ci collaborando con le sue compagne maestre d’avventura Annalisa, Sandra, Olga, con l’obiettivo di “vestire” un autobus…

A metà febbraio Catia Badalucco propose a Nives (www.nivescosebelle.it) di partecipare al progetto Intrecci-AMO-ci collaborando con le sue compagne maestre d’avventura Annalisa, Sandra, Olga, con l’obiettivo di “vestire” un autobus. Nives rimase sorpresa della proposta ma soprattutto dell’obbiettivo finale che le pareva esagerato per le loro capacità lavorative. La sfida era lanciata e la prese con entusiasmo: le sfide la intrigano, e più sono difficili, più l’ingegno è stuzzicato.

I giovedì pomeriggio si ritrovano al Bar Commercio nella sala messa a disposizione dall’amica Olga e il progetto prende forma: arrivano tanti colorati gomitoli, ferri da lana, tante volontarie e volontari (sì anche uomini!) che vogliono dare il loro piccolo/grande contributo lavorando i pezzi dell’enorme copertura, altri donano tempo, altri portano delle squisite torte.

Ma il gruppo di lavoro non si limita al Bar Commercio: presso il Centro Mazzali pimpanti nonnine, memori dei tempi antichi, preparano piccoli quadrati di coperta con l’uncinetto. La collaborazione prosegue in diretta anche oltre i confini della città: gruppo di Cerese, volontari di Guidizzolo, centro Anfass, Gazoldo e in tutt’in giringiro per la Provincia… grazie ai social network si tengono aggiornate su come procedono i lavori e si accordano per portare lana, ritirate lavori finiti in una chilometrica catena di montaggio.

Col passare del tempo si forma un gruppo di piccoli folletti sferruzzanti, creanti, inventanti…

Sono stati inoltre necessarie delle uscite al deposito degli autobus per prendere le misure, decidere come attaccare, dove posizionare, chi fa cosa… E con l’aiuto dei funzionari di Apam, il superfigo sig. Lorenzo (meglio di Bred Pitt) si sono trovate ad arrampicarsi su scale, salire sui tetti, alla faccia dell’età e dei vestitini lindi: scoprirsi i pantaloni lerci e le mani nere che odorano di entusiasmo dona un sapore elettrizzante al loro progetto.

A pochi giorni dall’evento sono in fibrillazione e sembra che ci sia tutto da fare, e sono pervase da mille domande: Quel pezzo andrà bene là? Durante il tragitto resterà tutto posizionato e fissato? Riuscirò a finire questo? Questa cucitura combacerà con la sagoma delle ruote? Il tempo sarà clemente? Eccetera… Ancora pochi giorni e lo vedremo.

L’intreccio di tante persone, di tante conoscenze, tante competenze tecniche ed artistiche è sempre uno spunto per imparare: questa magia è già avvenuta!

Comunque andrà: sarà un successo.

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25 aprile 2015

L’Ago di Manto insieme a Intrecci-amo-ci!

Un incontro casuale… una telefonata inusuale… un accordo speciale… e nasce un intreccio fatto di amicizie ritrovate e nuove relazioni…

L'ago di Manto

Un incontro casuale… una telefonata inusuale… un accordo speciale… e nasce un intreccio fatto di amicizie ritrovate e nuove relazioni…

Paola Marocchi riceve una telefonata… una richiesta di collaborazione particolare… un pensiero le frulla in testa… alla Scuola di Inglese incontra Benedetta e da quel momento l’intreccio è compiuto.

L’associazione L’ago di Manto assieme a Paola Marocchi inizia una collaborazione lanosa per la realizzazione della copertura del retro del Pullman in stile Patchwork. Una sera arrivano le ginniche impazzite che chiedono lana a volontà ed ecco che iniziano a piovere quadrelle colorate per un travestimento multicolore. Tutte in gran fermento a sferruzzare, a tagliare, a cucire e ad inventare una copertura molto allegra e colorata per un pullman rinnovato. Intreccia intreccia tanti piccoli sorrisi si affacciano da un finestrino azzurro cielo, trecce riccioli e piccole frangette salutano i passanti…

L’allegria sui fili di lana consolida le amicizie, la voglia di stare insieme, la voglia di conoscere altre persone che unite dalla creatività e dalla fantasia condividono la stessa passione.

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21 aprile 2015

Intrecci-amo-ci con Valletta!

Anche il gruppo INSIEME PER VALLETTA VALSECCHI partecipa al progetto Intrecci-amo-ci, addobbando gli alberi di P.zza Martiri di Belfiore.

logo insieme per valletta valsecchiAnche il gruppo “INSIEME PER VALLETTA VALSECCHI” (https://www.facebook.com/groups/VallettaValsecchi/) partecipa al progetto Intrecci-amo-ci di Famille de la Rue!

A “Insieme per Valletta Valsecchi” è stata affidata la creazione di “abitini” per i cinque alberi di P.zza Martiri di Belfiore (davanti Poste centrali a Mantova) e da quel momento un gruppetto di “sferruzze” molto social-generose-divertite e divertenti si è riunito settimanalmente in una saletta gentilmente concessa dal Centro Sociale di Via Ariosto-Valletta Valsecchi, il quale ha fornito ulteriori gomitoli per i cinque alberi dalla cubica chioma che avranno caratteristiche diverse l’uno dall’altro.

Il gruppo è entusiasta del progetto: “Speriamo tanto che il coloratissimo risultato sia piacevole per tutti, per noi è stato bellissimo agganciare tecniche di lavoro a maglia del passato per il nuovo sentire del “fare insieme per”. Ce l’abbiamo messa tutta per la nostra città!”

E allora… buon lavoro “Insieme per Valletta Valsecchi”!

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21 aprile 2015

Filippo Fiorini e Catia Capucci: ATMASONUS

Filippo Fiorini e Catia Capucci presenteranno a Famille de la Rue lo spettacolo ATMASONUS, dove le vibrazioni del Didjeridoo e della voce si uniscono per creare armonie che richiamano antiche e nuove dimensioni.


SPETTACOLO: Atmasonus

DOVE E QUANDO: 2 maggio in Via Goito/Loggia del grano alle 18.00 e alle 21.00; 3 maggio in Via Goito/Loggia del grano alle 15.00 e alle 21.00.


ATMASONUS

“Ogni essere ha orecchie per poter intuire il proprio suono interiore, canto di vita”

Le vibrazioni del Didjeridoo e della voce si uniscono per creare armonie che richiamano antiche e nuove dimensioni.

Atmasonus è un nuovo progetto composto da Filippo Fiorini (didjeridoo, campane tibetane, percussioni)  e Catia Capucci (voce, shruti box, tamburo).  Entrambi portano l’uso degli  strumenti  come intima arte del proprio percorso interiore. I loro background musicali s’incontrano, come nella vita e  dopo alcune collaborazioni, portano al pubblico una performance che conduce e avvolge  l’ascoltatore in un fluire di sensazioni.

Atmasonus, suono dell’essenza vitale.

Fiorini FilippoFiorini Filippo

Si avvicina alla musica frequentando il corso di percussioni alla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli nel 2000. Da questa esperienza forma il gruppo “Afrodisiaco” e contemporaneamente si avvicina al Didjeridoo. Strumento che affascina particolarmente Filippo da diventarne un vero e proprio stile di vita: imparando all’ inizio da autodidatta, poi partecipando a workshop con Mark Atkins e Andrea Ferroni. Partecipa a vari festival di artisti di strada, come il il Ferrara Buskers, il Bascherdeis di Vernasca (PC), On The Road Festival di Pelago (FI) e in svariati locali della regione. Nel 2007 compone ed esegue le musiche per lo spettacolo teatrale “Il linguaggio del corpo” di Giuseppe Cerrone e Giorgio Celli, tenutosi all’ Arena del Sole di Bologna. Nel 2008 forma due band: The Yellow Kangaroo (didjeridoo-chitarra-batteria) e i The Phantom Project (didjeridoo, batteria DJ/effetista e voce); con quest’ ultima formazione vince nel 2010 la Jam Station Cup, concorso per band emergenti a Ravenna. Contemporaneamente collabora con Taksim Orchestra per uno spettacolo di danza orientale al Teatro Concordia di San Marino.

Dal 2009 tiene un corsi di didjeridoo per principianti in varie zone dalla Romagna.

Nel 2011 con i The Phantom Project incide il CD “No man’s land” dove viene presentato durante l’ esibizione al festival Didjin’oz (festival di arte, cultura e musica dall’ Australia), dove Filippo è anche un organizzatore. Nel 2012 viene invitato al “Didjeridoo ritiro” a Torinio, come tra i migliori suonatori d’ Italia, dove presenta il suo progetto da solista.

Dal 2011 collabora con Stefano Muccini nella costruzione di didjeridoo in resina e cotone, contemporaneamente inizia ad usare il didjeridoo per il benessere fisico/mentale tenedo sedute di massaggio sonoro. Nel 2012 invece inizia la collaborazione con Cristiano Baraghini (Rebirther di Cesena) dove insieme conducono sedute di gruppo di rebirthing e didjeridoo.

Dal 2013 è presente a varie fiere olistiche dove propone trattamenti di massaggio sonoro con DIDJERIDOO  altri strumenti rituali.

Catia CapucciCatia Capucci

Amo il canto e tutto ciò che mi permette di viaggiare dentro me stessa, la creatività è il mezzo con il quale mi “esploro” da sempre. La passione per il canto mi porta ad approfondirlo con tecniche  di meditazione ed espressione  creativa attraverso metodi che esplorano  la voce nella sua profondità e potenzialità come il “Soulvoice Method”.  Alle radici popolari del sud italia, aggiungo al mio  cammino la musica  turca , quella balcanica con il maestro Bardh Jakova e quella  rinascimentale con Jule Bauer.

Collaboro con i Siman Tov,  gruppo musicale dalle note klezmer e balcaniche, con i  The Phantom Project (didjeridoo, batteria DJ/effetista e voce) con i quali mi esibisco in diversi  festival di artisti di strada, e nel 2012 al  festival Didjin’oz (festival di arte, cultura e musica dall’ Australia).

Proprio per la mia formazione olistica, l’unione della voce con altri strumenti di potente vibrazione come il didjeridoo, diventa per me inevitabile incanto e magia.