Negli ultimi mesi ci siamo dati parecchio da fare organizzando varie iniziative ed eventi, tra cui dobbiamo assolutamente ricordare:
Abbiamo portato a Mantova lo “Psychiatric Circus”, un circo senza animali e totalmente “assurdo” (come noi!). E com’era prevedibile è stato un super successo!
Il 31 dicembre abbiamo organizzato un cenone di capodanno con i detenuti all’interno della Casa Circondariale di Mantova, un’esperienza unica!
Abbiamo partecipato alla fiera internazionale di manufatti creativi di ABILMENTE a Vicenza con l’installazione dell’autobus ricoperto di lana, che tutti ci ammirano sempre.
Era già tutto pronto, il Circo Paniko sarebbe tornato (gratuitamente) a Mantova durante il festival degli artisti di strada il 6, 7, 8 maggio, ma il Comune ha detto “no”.
Per quale ragione non far tornare a Mantova un circo che l’anno scorso aveva avuto un incredibile successo e aveva riempito d’allegria la nostra città? A quanto pare a causa di una vecchia questione che aveva visti coinvolti due artisti del collettivo del Circo Paniko. Nel 2015 si era infatti scoperto che due degli 80 artisti del collettivo avevano precedenti penali, al che la nostra presidente si era subito attivata affinché venissero allontanati, e così è stato fatto. Il problema si era dunque già risolto nel 2015, ma a quanto pare un dirigente del Comune ha preferito ugualmente non concedere l’autorizzazione.
Così a Famille de la Rue 2016 mancherà una delle sue attrazioni di maggior successo. Ma i mantovani non hanno preso bene la notizia. In queste ore si sta infatti scatenando un putiferio sui social, staremo a vedere se porterà a un cambiamento di rotta.
Dopo il successo riscosso con l’autobus Apam rivestito grazie ai lavori a maglia, torna una nuova colorata iniziativa in vista del Natale.
Dopo il successo riscosso con l’autobus Apam rivestito grazie ai lavori a maglia, torna una nuova colorata iniziativa in vista del Natale.
In vista dell’anteprima del Festival Internazionale degli Artisti di Strada “Famille de la Rue”, in programma l’8 dicembre, realizzeremo palline natalizie di lana, cotone, corda per addobbare un abete che sarà posizionato sul sagrato della Rotonda di San Lorenzo a Mantova. L’iniziativa, aperta a tutti, conta già diverse collaborazioni da parte di associazioni, privati ed è patrocinata dal Comune di Mantova.
Luogo di ritrovo per partecipare o per donare materiale è il Bar Commercio (Via Spagnoli n.20) ogni giovedì dalle 17 alle 19. Gli incontri proseguiranno per tutto il mese di novembre. Per informazioni è possibile inviare una mail a: segreteria@artedellassurdo.it
Cosa aspetti ad intrecciarti con noi e a dare libero sfogo alla tua creatività? Ti aspettiamo!
Anche Francesco Cozzani di Restauro Bici ha dato il suo contributo a Famille de la Rue donandoci per beneficenza la bicicletta che ha realizzato.
Tra le tante persone che hanno offerto il loro contributo a Famille de la Rue c’è anche Francesco Cozzani di Restauro Bici (www.restaurobici.it). Lui ci ha donato per beneficenza la bicicletta che ha realizzato e che verrà ricoperta di filati di lana per il progetto INTRECCI-AMO-CI.
Un regalo inconsueto? Non per Francesco! Perchè lui riscopre, riutilizza, e rianima le vecchie bici e lo fa a modo suo, personalizzandole alle vite e alle passioni dei loro proprietari. Ama il suo lavoro e gli si illuminano gli occhi quando ci racconta le sue sensazioni nel ritrovare segni ed oggetti appartenuti ad altre epoche, come ad esempio una vecchia patente svizzera nascosta nel campanello di una bicicletta.
Francesco ha lavorato nel mondo della moda per anni, ogni giorno con il viso ben rasato, giacca e cravatta. Ma poi un bel giorno ha deciso di cambiare, di ritornare all’essenziale, a un lavoro manuale, un lavoro di una volta, un lavoro più sincero.
Un grazie speciale va anche a Elena Marocchi per il progetto INTRECCI-AMO-CI.
Un grazie speciale va anche a Elena Marocchi per il progetto INTRECCI-AMO-CI. È stata lei, infatti, ad affidare la lana a una privata e a due associazioni di ragazzi disabili “filiali” dell’Anffass di Sacca di Goito e di Rebecco di Guidizzolo. Così anche questi ragazzi hanno potuto dare sfogo alla loro fantasia contribuendo alla realizzazione di alcuni pannelli.
Ancora una volta il progetto INTRECCI-AMO-CI è servito a unire persone che prima non si conoscevano, a spingerle a darsi da fare per un coloratissimo fine comune.
Grazie dunque a Elena Marocchi e a tutti coloro che ci hanno dato una mano!
APAM collabora con Arte dell’assurdo in occasione di “Famille de la Rue” mettendo a disposizione un bus urbano che per l’occasione verrà trasformato in un’installazione mobile di yarn bombing.
APAM collabora con Arte dell’assurdo in occasione di “Famille de la Rue”, il festival internazionale degli artisti di strada che si terrà a Mantova sabato 2 e domenica 3 maggio, mettendo a disposizione un bus urbano che per l’occasione verrà trasformato in un’installazione mobile di yarn bombing.
Lo yarn bombing – o urban knitting – è una forma di street art non invasiva né dannosa: consiste nel “vestire” gli arredi urbani con creazioni a ferro e all’uncinetto, e per la prima volta a Mantova sarà un bus a diventare un’insolita e originalissima opera d’arte!
Sabato 2 e domenica 3 maggio il bus “vestito” dalle signore che con creatività e passione hanno lavorato a maglia e all’uncinetto per ricoprirlo integralmente percorrerà le vie del centro di Mantova nell’ambito dell’iniziativa “Intrecci-amo-ci”, il grande evento collettivo di yarn bombing che rivoluzionerà per due giorni alcuni arredi urbani del centro città.
La formula che unisce bus e arte si è mostrata di successo già durante diverse iniziative che hanno visto APAM collaborare con diversi soggetti culturali operanti nel territorio e con “Intrecci-amo-ci” l’unione tra mobilità e cultura raggiunge uno step successivo: è il bus stesso che diventa un’opera d’arte innovativa, colorata … e che si muove! Il bus vestito a maglia servirà a promuovere la street art, forma di arte contemporanea ancora poco conosciuta, e a sensibilizzare giovani – e non – sulla mobilità sostenibile.
Per info:
0376 230339 – stampa@apam.it – www.apam.it
Facebook: www.facebook.com/apam.mn
Twitter:@apam_mn
A metà febbraio Catia Badalucco propose a Nives di partecipare al progetto Intrecci-AMO-ci collaborando con le sue compagne maestre d’avventura Annalisa, Sandra, Olga, con l’obiettivo di “vestire” un autobus…
A metà febbraio Catia Badalucco propose a Nives (www.nivescosebelle.it) di partecipare al progetto Intrecci-AMO-ci collaborando con le sue compagne maestre d’avventura Annalisa, Sandra, Olga, con l’obiettivo di “vestire” un autobus. Nives rimase sorpresa della proposta ma soprattutto dell’obbiettivo finale che le pareva esagerato per le loro capacità lavorative. La sfida era lanciata e la prese con entusiasmo: le sfide la intrigano, e più sono difficili, più l’ingegno è stuzzicato.
I giovedì pomeriggio si ritrovano al Bar Commercio nella sala messa a disposizione dall’amica Olga e il progetto prende forma: arrivano tanti colorati gomitoli, ferri da lana, tante volontarie e volontari (sì anche uomini!) che vogliono dare il loro piccolo/grande contributo lavorando i pezzi dell’enorme copertura, altri donano tempo, altri portano delle squisite torte.
Ma il gruppo di lavoro non si limita al Bar Commercio: presso il Centro Mazzali pimpanti nonnine, memori dei tempi antichi, preparano piccoli quadrati di coperta con l’uncinetto. La collaborazione prosegue in diretta anche oltre i confini della città: gruppo di Cerese, volontari di Guidizzolo, centro Anfass, Gazoldo e in tutt’in giringiro per la Provincia… grazie ai social network si tengono aggiornate su come procedono i lavori e si accordano per portare lana, ritirate lavori finiti in una chilometrica catena di montaggio.
Col passare del tempo si forma un gruppo di piccoli folletti sferruzzanti, creanti, inventanti…
Sono stati inoltre necessarie delle uscite al deposito degli autobus per prendere le misure, decidere come attaccare, dove posizionare, chi fa cosa… E con l’aiuto dei funzionari di Apam, il superfigo sig. Lorenzo (meglio di Bred Pitt) si sono trovate ad arrampicarsi su scale, salire sui tetti, alla faccia dell’età e dei vestitini lindi: scoprirsi i pantaloni lerci e le mani nere che odorano di entusiasmo dona un sapore elettrizzante al loro progetto.
A pochi giorni dall’evento sono in fibrillazione e sembra che ci sia tutto da fare, e sono pervase da mille domande: Quel pezzo andrà bene là? Durante il tragitto resterà tutto posizionato e fissato? Riuscirò a finire questo? Questa cucitura combacerà con la sagoma delle ruote? Il tempo sarà clemente? Eccetera… Ancora pochi giorni e lo vedremo.
L’intreccio di tante persone, di tante conoscenze, tante competenze tecniche ed artistiche è sempre uno spunto per imparare: questa magia è già avvenuta!
Comunque andrà: sarà un successo.
Un incontro casuale… una telefonata inusuale… un accordo speciale… e nasce un intreccio fatto di amicizie ritrovate e nuove relazioni…
Un incontro casuale… una telefonata inusuale… un accordo speciale… e nasce un intreccio fatto di amicizie ritrovate e nuove relazioni…
Paola Marocchi riceve una telefonata… una richiesta di collaborazione particolare… un pensiero le frulla in testa… alla Scuola di Inglese incontra Benedetta e da quel momento l’intreccio è compiuto.
L’associazione L’ago di Manto assieme a Paola Marocchi inizia una collaborazione lanosa per la realizzazione della copertura del retro del Pullman in stile Patchwork. Una sera arrivano le ginniche impazzite che chiedono lana a volontà ed ecco che iniziano a piovere quadrelle colorate per un travestimento multicolore. Tutte in gran fermento a sferruzzare, a tagliare, a cucire e ad inventare una copertura molto allegra e colorata per un pullman rinnovato. Intreccia intreccia tanti piccoli sorrisi si affacciano da un finestrino azzurro cielo, trecce riccioli e piccole frangette salutano i passanti…
L’allegria sui fili di lana consolida le amicizie, la voglia di stare insieme, la voglia di conoscere altre persone che unite dalla creatività e dalla fantasia condividono la stessa passione.