Arte dell'Assurdo

21 aprile 2015

Filippo Fiorini e Catia Capucci: ATMASONUS


SPETTACOLO: Atmasonus

DOVE E QUANDO: 2 maggio in Via Goito/Loggia del grano alle 18.00 e alle 21.00; 3 maggio in Via Goito/Loggia del grano alle 15.00 e alle 21.00.


ATMASONUS

“Ogni essere ha orecchie per poter intuire il proprio suono interiore, canto di vita”

Le vibrazioni del Didjeridoo e della voce si uniscono per creare armonie che richiamano antiche e nuove dimensioni.

Atmasonus è un nuovo progetto composto da Filippo Fiorini (didjeridoo, campane tibetane, percussioni)  e Catia Capucci (voce, shruti box, tamburo).  Entrambi portano l’uso degli  strumenti  come intima arte del proprio percorso interiore. I loro background musicali s’incontrano, come nella vita e  dopo alcune collaborazioni, portano al pubblico una performance che conduce e avvolge  l’ascoltatore in un fluire di sensazioni.

Atmasonus, suono dell’essenza vitale.

Fiorini FilippoFiorini Filippo

Si avvicina alla musica frequentando il corso di percussioni alla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli nel 2000. Da questa esperienza forma il gruppo “Afrodisiaco” e contemporaneamente si avvicina al Didjeridoo. Strumento che affascina particolarmente Filippo da diventarne un vero e proprio stile di vita: imparando all’ inizio da autodidatta, poi partecipando a workshop con Mark Atkins e Andrea Ferroni. Partecipa a vari festival di artisti di strada, come il il Ferrara Buskers, il Bascherdeis di Vernasca (PC), On The Road Festival di Pelago (FI) e in svariati locali della regione. Nel 2007 compone ed esegue le musiche per lo spettacolo teatrale “Il linguaggio del corpo” di Giuseppe Cerrone e Giorgio Celli, tenutosi all’ Arena del Sole di Bologna. Nel 2008 forma due band: The Yellow Kangaroo (didjeridoo-chitarra-batteria) e i The Phantom Project (didjeridoo, batteria DJ/effetista e voce); con quest’ ultima formazione vince nel 2010 la Jam Station Cup, concorso per band emergenti a Ravenna. Contemporaneamente collabora con Taksim Orchestra per uno spettacolo di danza orientale al Teatro Concordia di San Marino.

Dal 2009 tiene un corsi di didjeridoo per principianti in varie zone dalla Romagna.

Nel 2011 con i The Phantom Project incide il CD “No man’s land” dove viene presentato durante l’ esibizione al festival Didjin’oz (festival di arte, cultura e musica dall’ Australia), dove Filippo è anche un organizzatore. Nel 2012 viene invitato al “Didjeridoo ritiro” a Torinio, come tra i migliori suonatori d’ Italia, dove presenta il suo progetto da solista.

Dal 2011 collabora con Stefano Muccini nella costruzione di didjeridoo in resina e cotone, contemporaneamente inizia ad usare il didjeridoo per il benessere fisico/mentale tenedo sedute di massaggio sonoro. Nel 2012 invece inizia la collaborazione con Cristiano Baraghini (Rebirther di Cesena) dove insieme conducono sedute di gruppo di rebirthing e didjeridoo.

Dal 2013 è presente a varie fiere olistiche dove propone trattamenti di massaggio sonoro con DIDJERIDOO  altri strumenti rituali.

Catia CapucciCatia Capucci

Amo il canto e tutto ciò che mi permette di viaggiare dentro me stessa, la creatività è il mezzo con il quale mi “esploro” da sempre. La passione per il canto mi porta ad approfondirlo con tecniche  di meditazione ed espressione  creativa attraverso metodi che esplorano  la voce nella sua profondità e potenzialità come il “Soulvoice Method”.  Alle radici popolari del sud italia, aggiungo al mio  cammino la musica  turca , quella balcanica con il maestro Bardh Jakova e quella  rinascimentale con Jule Bauer.

Collaboro con i Siman Tov,  gruppo musicale dalle note klezmer e balcaniche, con i  The Phantom Project (didjeridoo, batteria DJ/effetista e voce) con i quali mi esibisco in diversi  festival di artisti di strada, e nel 2012 al  festival Didjin’oz (festival di arte, cultura e musica dall’ Australia).

Proprio per la mia formazione olistica, l’unione della voce con altri strumenti di potente vibrazione come il didjeridoo, diventa per me inevitabile incanto e magia.

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